•https://www.youtube.com/watch?v=kkGeOWYOFoA

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FILOSOFIA

FILOSOFIA

 

Filosofia

Un pensiero filosofico ci viene imposto dall’osservazione della storia. La storia dello sci ci parla di un’evoluzione e non diventa importante la tecnica sciatoria, quanto diventa interessante guardare a come sia cambiata la visione e il rapporto che la persona ha con lo scivolameto.

Vivere la montagna. Cambiamento dei terreni su cui ci si muove scivolando, il cambiamento degli strumenti con cui si pratica lo sport sulla neve. La neve stessa è cambiata.

Domande:
•La straordinaria evoluzione che ha avuto lo sci in generale è andata di pari passo con l’evoluzione dell’uomo o l’uomo è rimasto sostanzialmente lo stesso?
•In realtà l’uomo non ha subito quella metamorfosi che ha subito invece lo sport e conseguentemente è possibile che gli aspetti prettamente prestativi abbiano trasformato questo sport in qualcosa di diverso da quello che era agli albori dello sci moderno agli inizi del 1900? •L’evoluzione è alla portata di tutti o quali sono i limiti che diventano oggettivi per tante persone nel praticare questo sport?
•Nella visione particolare che tiene conto della sostenibilità dello sci, come il maestro di sci deve porsi e come deve progettare le proposte didattiche per lo sci a tutti?
•La diversità che è rappresentata quotidianamente agli occhi attenti di un maestro di sci, come fa modificare l’atteggiamento, l’approccio e la strutturazione della lezione e del tempo in cui l’allievo rimane con il maestro?

 

Guardando lo sci o lo snowboard da un’ottica diversa, essi rappresentano dei mezzi di trasporto e conseguentemente sempre una modalità con cui muoversi sul pendio.

Rappresenta anche una forma di rappresentare sé stessi (artista che deve aver modo di esprimersi) e quindi leggendo come una persona scia o fa snowboard si può comprendere quale sia il rapporto che il rider ha nel suo muoversi con l’ambiente che vive.

Nei diversi modi di interpretare ne si può dedurre abilità, affinità, esperienze vissute, il modo in cui si vive lo spazio e il tempo nello spostamento (concetto di musicalità, ritmicità, ecc.).

Si possono comprendere le capacità di comprensione delle sensazioni e valutare il rapporto emozionale che la persona vive.

La diversità della persona rende affascinante tutto l’infinito spazio didattico con cui si possono trattare i temi legati all’apprendimento, definendo gli aspetti fisici come quelle costanti a cui stare per verificare e trattare le crescite e le evoluzioni della persona che vuole confrontarsi con il mondo dello scivolamento.
Spesso trattando lo sci solo nella sterile rigidità di una tecnica, che per altro viene scritta da qualcuno, sottrae personalità e identità allo sci come elemento di espressione che la persona ha a disposizione per evidenziare il rapporto, o meglio, l’interazione che può avere con l’ambiente.
Possiamo guardare con occhi diversi e pensare a quella che potrebbe essere una nuova frontiera nel proporre lo sport di scivolamento attraverso la percezione di sé, presa di coscienza e la consapevolezza del rapporto tra persona e ambiente attraverso l’attrezzo?

 

Con questo progetto non si vogliono dare soluzioni definitive, in quanto si ritiene che non esistano delle verità assolute, ma si possano trovare delle verità di circostanza in funzione delle osservazioni dettate dalle analisi delle variabili che entrano nel gioco della gestione delle inerzie (gioco con le inerzie).

Si tende a dare una variegata serie di strumenti al maestro che in modo che, attraverso il suo pensiero e la sua capacità di creare progettualità didattiche personalizzate, possa riuscire meglio nell’intento di soddisfare il cliente turista che si presenta nelle scuole di sci.

supporti al pensiero filosofico che struttura il progetto:

https://www.youtube.com/watch?v=ZF3CgNpkSTQ

•https://www.youtube.com/watch?v=kkGeOWYOFoA

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